GEOLOGIA DELLA PIANURA PADANA LOMBARDA
Geologia del Lodigiano
Geologia del Sud Milano
Geologia della pianura Padana Lombarda

Alfredo Bassi

storiasantangelo@gmail.com

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Indice

 


Video
Breve storia geologica
della Pianura Padana Lombarda

 

 


Video
I documenti di supporto



Il basamento cristallino di 300 milioni di anni fa
e lo strato mesozoico

Il nostro sottosuolo

 

La formazione delle attuali catene montuose,
conseguenze sul territorio:
da dove provengono gli strati del Paleogene?

Formazione delle Alpi
Formazione degli Appennini

 

L'origine dei colli
suddivisa nelle varie epoche geologiche
Origine dei Colli di San Colombano
Le fasi di formazione del Colle di San Colombano


Video
Le fasi di formazione del Colle di San Colombano


 

Gli effetti della nascita del Colle
sulla parte centro-meridionale
del territorio di
Sant'Angelo Lodigiano

 

Subduzione, pieghe thrusts, faglie
Cosa succede nel nostro sottosuolo?

Una situazione intricata

 


 

La chiusura dello stretto di Gibilterra
e
la crisi di salinità


 

I laghi prealpini Lombardi presentano
delle caratteristiche rarissime,
per la loro profondità sotto il livello del mare.
Sono frutto di una forte erosione fluviale
nel corso della crisi di salinità

I canyons
la formazione dei laghi lombardi

Video in costruzione


 

Gli effetti della crisi di salinità
sul nostro territorio

Le saline


 

Terminata la crisi di salinità
si riapre lo stretto di Gibilisterra e

Ritorna il mare


 

Il Museo Virginio Caccia di San Colombano
conserva molte tracce dell'ultima epoca
in cui il mare era ancora presente in pianura

Il Quaternario

Le glaciazioni, e i periodi interglaciali,
hanno lasciato un segno anche in pianura

Le Glaciazioni


 

Un'ipotesi di come i laghi Lombardi
possano aver contribuito
a convogliare i detriti in pianura


Il riempimento
del bacino Padano


 

La sedimentazione fluviale in val Padana
ha una connotazione catastrofica?


 

Il prosciugamento della Val Padana


 

La pianura come la vediamo oggi



Il territorio del Comune di Sant'Angelo Lodigiano
presenta strati superficiali attribuibili
alle ultime tre deglaciazioni:
Mindel, Riss e Wurm

Geologia di superficie
del territorio di Sant’Angelo Lodigiano


Un ringraziamento a:
Valentina Bianchi che ha predisposto una bozza grafica evoluta
Marcello Campiotti - biblioteca Laudense - che ha esaudito pazientemente tutte le mie richieste (si è meritato una scatola di amaretti)

A fondo pagina alcuni primi commenti

Cosa trovate nel libro

Mi aspettavo di dover raccontare un’evoluzione simile a quella di altre zone della Pianura Padana, fortunatamente ho individuato delle informazioni specifiche che rendono unica la nostra geologia. Il Libro prova a raccontare cosa è avvenuto in passato nel nostro sottosuolo.
La crosta terrestre ai nostri piedi è spessa circa 11.000 metri, il basamento granitico antico data 300 milioni di anni. Sono parte della zolla “Adria” che ha vagato sino all’equatore, per poi puntare, alla fine del Mesozoico (65 milioni di anni fa), verso l’Europa.
Sopra il basamento si sono accumulati sedimenti fluviali e marini. Sono gli stessi materiali che troviamo sulle Prealpi Lombarde. Lo affermano i tecnici che hanno intuito che ci fosse del gas e del petrolio in pianura padana, analizzando gli strati dei monti comaschi o del varesotto. Per lo stesso motivo possiamo aggiungere che i fossili di dinosauri rinvenuti sulle Prealpi, sono presenti anche nel nostro sottosuolo: Lariosaurus, Saurichthys, Tanystropheus Lombardicus e il Ticinosuchus.
L’avvicinamento di “Adria” all’Europa ha comportato lo scontro tra le due zolle e la creazione delle Alpi, prima, e delle Prealpi, poi. Il nostro territorio non ne è stato interessato direttamente, non ha subito significativi innalzamenti e, dal mesozoico in poi, è rimasto sommerso dalle acque.
Nel Paleogene (65-23 milioni di anni fa), inizia l’erosione delle Alpi e i sedimenti si accumulano in considerevole quantità nel sottosuolo di Pandino e di Cornegliano Laudense, tanto da creare due importanti rilievi di circa 2.600 metri che tuttavia dovevano permanere sotto il livello del mare. Il rilievo di Cornegliano, scendeva ripidamente e lungo il nostro territorio terminava il proprio pendio. A sud dell’attuale centro storico, tutto era piatto, gli appennini non esistevano ancora. Già allora il nostro era un territorio di confine: sul pavese non si rilevano tracce di sedimenti del Paleogene, si potrebbe persino ipotizzare che i due territori non fossero ancora fisicamente in contatto.


Rielaborazione della sezione verticale
del nostro sottosuolo n.5 Agip 1996

Nel Miocene (23-5 milioni di anni fa) l’attenzione si volge a sud. Se è vero che Adria ha “tamponato” l’Europa, creando le Alpi, è altrettanto vero che altre zolle hanno tamponato Adria da sud, creando gli Appennini. Il Colle di San Colombano rappresenterebbe l’ultima punta settentrionale dell’arco Appenninico Emiliano. Il nostro sottosuolo è stato, a più riprese, sconvolto da spinte meridionali, esistono delle tracce di tremende spaccature. Di fatto dalla Favorita sino al ponte della catena, il sottosuolo ne è condizionato.
Come conseguenza il rilievo di Cornegliano è stato progressivamente raggiunto e superato in altezza dai Colli di San Colombano. Entrambi rimanevamo comunque sott’acqua e gli sbalzi tra i due rilievi di Cornegliano e San Colombano, venivano progressivamente ricoperti dai sedimenti marini. Al termine del Miocene, con la temporanea chiusura dello stratto di Gibilterra, si verificò una notevole diminuzione del livello del mare, creando una forte crisi di salinità e l’incisione di profonde vallate sulle nostre Prealpi. Ma ben presto il mare tornò a ricoprire la pianura padana.
Finalmente 300.000 anni fa siamo riusciti ad emergere dal mare!
I primi sedimenti fluviali che si rinvengono sono quelli del Mindel (300.000 anni fa), non quelli precedenti del Donau e Gunz (680.000 anni fa): i sedimenti di quelle ere vengono ancora classificati come marini.
Lo strato più recente di sedimenti, attribuito alla deglaciazione Wurm (12.000 anni fa) è quello che mi lascia più perplesso perché compre gran parte della Lombardia, come se un’ingente massa di detriti abbia ricoperto l’intera pianura. Invece i precedenti sedimenti riguardanti il Mindel e il Riss, sembrano essersi mossi seguendo delle specifiche linee, legate ai bacini fluviali.
In ogni caso i sedimenti del Wurm non sono riusciti a sommergere gli strati più elevati del nostro territorio, come, ad esempio, quelli a sud della Colombana attribuiti al Riss (200.000 anni fa) e quelli alla Favorita attribuiti al Mindel (300.000 anni fa). Questi sedimenti sono una vera rarità geologica in Lombardia (sono presenti al parco delle Groane a nord di Milano).

Estratto da:
Carta Geologica della Lombardia
con evidenza dei confini comunali

Penso che la mia ricerca rappresenti una consistente base per chi vorrà occuparsi dell’argomento, senza dover ripartire da zero. Aver individuato le informazioni e averle messe in fila cronologicamente, ha consentito alcune riflessioni, ad esempio: il territorio dalla Colombana alla Favorita era emerso anche prima del Wurm (12.000 anni fa) e i sedimenti della deglaciazione non sono riusciti a ricoprirli: il territorio non fu devastato dalla deglaciazione e potrebbe aver rappresentato un punto di passaggio o di sopravvivenza per l’uomo preistorico.
Gran parte dei documenti di cui mi sono servito sono tratti da un’analisi idro-geologica commissionata nel 2012 dal Comune di Sant’Angelo Lodigiano al Geologo Angelo Scotti di Pizzighettone. Non ho mai avuto il piacere di conoscerlo di persona e spero di non aver utilizzato a sproposito il suo lavoro, comunque lo ringrazio del prezioso contributo offerto al Paese.

Sant’Angelo Lodigiano, 1 gennaio 2021

Alfredo Bassi

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Presentazione del libro a
Radio Sant'Angelo
https://www.spreaker.com/user/11735442/cosa-ce-sotto-65

Intervista al minuto 9,20


Alcuni primi commenti

"Egregio dr. Bassi (è forse parente del geologo di Soncino Giovanni Bassi) ho finito di leggere la sua interessante pubblicazione. Complimenti: meglio di un geologo. Le faccio solo alcune osservazioni:
- va definito meglio, onde evitarte equivoci, il concetto di crosta terrestre e crosta oceanica;
- a pag. 15 è forse utile trattare dei flysch che nel cretacico hanno riempito l'oceano ligure piemontese;
- a pag. 21 nel commento della fotografia è scritto Gringetta al posto di Grignetta;
- a pag. 73 approfondirei il tema delle glaciazioni e la loro importanza nel determinare il paesaggio morfologico (c'è un errore nel terzo capoverso di pag. 73 dove viene ripetuta la parola glaciazioni);
- Le segnalo il libro di Fabio Conti sul lago Gerundo che non ho visto citato nella bibliografia.
Complimenti ancora e buona serata"

E.D.

"Ciao. Capperi che recensione positiva! E. nel suo campo è un luminare. Sei molto bravo quindi devi pubblicarlo assolutamente. Ciao e complimenti" R.B.

"Grande Al, hai raggiunto uno dei tuoi obiettivi. Bravo hai fatto un lavoro originale ( come del resto sei tu) usando la meticolosità e la pazienza di un certosino unita alla passione alla costanza e alla grinta di un campione sportivo come Mike D'Antoni. Complimenti!!" C.Z.

"Ho letto l'introduzione. Scrittura vivace. Ci piace. Continua a proporti ai "professori", troverai chi ti dirà: Alfredo ci sto. Voglio leggere e ragionare il e sul tuo libro. Mi sorprende il tuo legame con S.Angelo, non fermarti. (mi sorprende in positivo perchè sei l'esatto mio opposto sull'argomento. like)" L.

"Ciao Alfredo! Ti ringrazio molto per avermi inviato il link, per il pensiero e per aver citato i miei lavori di divulgazione! Ho già curiosato un pò!!! Spero che avrai un pò di lettori! Buon anno a te e ancora grazie!" S!

"Gentile signor Bassi, ricambiando i miei migliori auguri di buon anno, la ringrazio per avermi indicato la sua ricerca che leggerò con interesse, ora che sono un pochino meno impegnata. Un cordiale saluto." L.P.

"Buongiorno a lei. La ringrazio a nome della biblioteca, si tratta di una documentazione locale e come tale ha per noi una indubbia utilità e interesse. Qualora si verificassero richieste informative, da parte di utenti/studiosi, che possano essere esaudite tramite la sua documentazione, ci dà quindi il consenso a effettuare delle stampe, parziali si intende? (anche perchè mi sembra una ricerca corposa) cordiali saluti." M.C.

"Grande!!! Grazie" G.F.

"Grande Al Bravissimo" M.F

"Bravo Che lavoro di ricerca. Molto acuto" F.F.

"Tè fai un liber" R.M.

"Grazie mille" A.V.

"Interessante bravo un lavorone" C.Z.

"Molto interessante bravo complimenti per il lavoro che stai facendo per il nostro territorio. Buona notte" T.

"Che lavoro! lo leggerò con calma" C.B.

"Wowww sono riuscita ora a leggere complimenti" V.T.

"Caspita!!! ... non pensavo che ti dilettassi di geologia! Complimenti, dev'essere stato un gran lavoro. Appena sarò in pensione (molto presto) lo leggferò sicuramente." M.L.B.

"Finalmente... ti faccio sapere" S.R.

"Grazie e complimenti" G.M.

"Grazie infinite, intanto complimenti" M.

"Bellissimo! Ma vuole parlarne anche in radio?" M.G.

"Grazie darò un'occhiata" S.M.

"Sono curiosa lo voglio guardare con calma. E' il tuo sito?" Segue telefonata di un ora con M.V.

 


Introduzione: i documenti di supporto


Breve storia geologica


Le fasi di formazione del Colle di San Colombano

 

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